Gran parte della popolazione è afflitta dal problema del disallineamento dei denti. Questo problema infatti non riguarda solo i bambini ma anche gli adulti.
Le principali conseguenze consistono in una maggiore vulnerabilità alla carie, nella tendenza a sviluppare alitosi e in problemi legati alla malocclusione. Ultimo effetto, ma non meno importante, è l’aspetto poco armonioso dei denti non allineati. Oggi l’ortodonzia classica e invisibile offrono numerose soluzioni per venire incontro ad ogni tipo di esigenza, senza gli inconvenienti del passato.

Si può dunque mettere l’apparecchio a ogni età, durante l’infanzia, l’adolescenza, oppure in piena età adulta, anche se i risultati migliori e duraturi si ottengono ovviamente intervenendo in giovane età.
Pentadent Swiss può contare sull’esperienza del dott. Carlo Cantù, ortodonzista esclusivista di grande esperienza che opera in Lombardia e Canton Ticino. Al suo attivo conta più di 10000 pazienti trattati vantando quindi un’esperienza a 360 gradi. Di seguito una panoramica dell’ortodonzia moderna scritta personalmente dal dott. Cantù.
“A proposito dell’ortodonzia effettuata sui piccoli pazienti nell’arco di tempo che va dai 5 ai 12 anni di età, bisogna ricordare che questo è un periodo veramente strategico per affrontare i casi di malocclusione. Si chiama ortodonzia INTERCETTIVA e si occupa appunto di intercettare e risolvere i problemi derivanti da un’incongruenza nella crescita delle arcate dentali.
È questo il periodo corretto per modificare la forma e la posizione delle basi ossee dei mascellari (palati stretti, “denti a coniglio” ecc..), cosa che diventa impossibile fare con apparecchi ortodontici quando si è conclusa la permuta dei denti di latte (dai 12-14 anni in su).
Spesso si sottovalutano i problemi di malocclusione a questa età, non sapendo che purtroppo, se non si interviene subito, molti problemi potranno essere risolti solo dal chirurgo maxillo-facciale con interventi ben più complessi e costosi. In sostanza, è importante modificare le ossa quando sono in fase di crescita, proprio come si fa con una piantina che si vuole far crescere dritta!
Questi trattamenti si eseguono utilizzando apparecchi sia mobili che fissi e solo l’esperienza di chi ha seguito molti casi nella sua carriera può dare la tranquillità che il piccolo paziente abbia la cura più adatta.
C’è poi la cosiddetta ortodonzia invisibile che propone soluzioni adatte a riallineare la dentatura senza l’inconveniente di un apparecchio antiestetico, con piastrine posizionate al centro della “faccia” di ciascun dente e un fastidioso filo metallico che le lega una all’altra, in una sorta di gabbietta di una o entrambe le arcate dentarie.
I dispositivi realizzati con le tecniche dell’ortodonzia invisibile sono di diverso tipo: l’apparecchio dentale fisso trasparente, le soluzioni “linguali” con o senza attacchi, e infine, le mascherine trasparenti.”
Quando ricorrere all’ortodonzia con un apparecchio dentale fisso
Il disallineamento dei denti si presenta con diversi livelli di gravità. Un lieve spostamento dei denti rispetto alla posizione corretta può non comportare conseguenze importanti. In questi casi è possibile intervenire con un apparecchio mobile.
Le malocclusioni gravi dovute al non corretto allineamento dei denti e delle arcate dentali richiedono invece un intervento più radicale, che rende necessario un apparecchio dentale fisso inferiore, superiore o entrambi.
Passiamo in rassegna le principali malocclusioni gravi.
L’affollamento dentale viene spesso riferito come una condizione in cui i denti sono “accavallati”. Infatti, la situazione si verifica quando il volume dei denti è troppo grande rispetto allo spazio disponibile nel cavo orale.
Un apparecchio dentale fisso (inferiore e/o superiore a seconda delle esigenze del paziente) è in grado di riallineare i denti sovrapposti, riorganizzando gli spazi dell’apparato stomatognatico.
Il diastema è uno spazio eccessivo presente tra due denti, che dunque non appaiono ben affiancati tra loro. Si tratta di un’anomalia essenzialmente estetica, che di solito non dà ripercussioni a livello funzionale. Generalmente il diastema interessa l’arcata superiore. Può essere corretto con un apparecchio dentale fisso classico oppure trasparente.
Il morso profondo viene detto anche “morso coperto” oppure “morso chiuso”. Consiste nell’eccessiva sovrapposizione dei denti dell’arcata superiore con i denti dell’arcata inferiore quando avviene la chiusura della bocca. Spesso provoca un’esagerata sollecitazione dell’osso che supporta gli incisivi inferiori che può andare incontro a processi di riassorbimento precoce. Alle volte il margine incisale di questi elementi tocca e traumatizza la mucosa del palato.
Il morso aperto è una malocclusione che si verifica più frequentemente quando non c’è contatto tra gli incisivi superiori e quelli inferiori nell’atto di chiudere la bocca. Può esserci anche il caso che siano i denti posteriori a non presentare contatti, lasciando che la lingua si interponga tra le arcate dentali. Grazie all’applicazione di un apparecchio dentale fisso inferiore e uno superiore è possibile risolvere il problema e riacquistare la corretta funzionalità dell’apparato stomatognatico.
Ortodonzia invisibile: apparecchi fissi trasparenti e rimovibili
L’ortodonzia invisibile viene incontro all’esigenza di chi desidera risolvere il problema del disallineamento dei denti e allo stesso tempo evitare l’inestetismo dell’apparecchio classico. Grazie alle nuove tecnologie questo ramo dell’odontoiatria propone apparecchi trasparenti fissi e rimovibili, dispositivi linguali con o senza attacchi e mascherine invisibili rimovibili.
Il dott. Cantù è a disposizione per rispondere a ogni domanda e illustrare chiaramente le possibilità offerte dall’ortodonzia classica e dall’ortodonzia invisibile, per tutte le età.